Cosa fare se l’impianto ad aerosol viene attivato?
Sei tranquillo alla tua postazione di lavoro ed all’improvviso senti attivarsi l’allarme antincendio proveniente dal tuo archivio/CED aziendale. Ti precipiti lì e del fumo biancastro sta trafilando dalla porta di ingresso…l’impianto ad aerosol a protezione del locale si è già attivato ed una nube bianca ora lo invade.
Il guaio è fatto!
Ora, se la scarica è avvenuta per un effettivo principio d’incendio come ad esempio un cortocircuito, l’impianto di spegnimento ad aerosol ha fatto il suo dovere e probabilmente ti ha evitato perdite economiche maggiori.
Se invece la scarica è avvenuta a causa di un errore umano come un uso errato della centrale di spegnimento, oppure un improvviso sollevamento di polvere all’interno del locale, significa che hai appena buttato al vento qualche migliaio di euro che ti saresti probabilmente facilmente evitato.
Fase 1. Ventilazione del locale
Ma ora come si procede?
A questo punto il locale deve essere ventilato il prima possibile, per evacuare i gas residui dell’incendio e l’aerosol stesso, evitare la sedimentazione di eccessive particelle e ristabilire le normali condizioni ambientali di umidità/temperatura. Ovviamente è necessario aver prima verificato che l’incendio sia stato estinto e non siano presenti rischi di riaccensione. A livello normativo un tempo minimo di attesa, detto tempo di permanenza, è 10 minuti. Se comunque non si è autorizzati ad eseguire azioni, è meglio attendere l’arrivo del personale VVF oppure gli addetti alla gestione delle emergenze antincendio aziendali.
La pronta ventilazione del locale può essere eseguita sia in modo forzato tramite estrattore e canalizzazioni, oppure in modo naturale con la semplice apertura di porte e finestre.
Dopo 30/60 min la nube di aerosol si sarà diradata abbastanza da permettere un accesso senza particolari problemi al locale. In caso si volesse accedere prima è necessario avere a disposizione un adeguato dispositivo di respirazione.
Un sottile strato di particelle si sarà depositato su tutte le superfici come pavimento, mobili e scaffalature. I generatori di aerosol saranno ancora un po’ caldi quindi potrebbe essere necessario attendere qualche ora per rimuoverli, in alternativa è possibile utilizzare dei guanti ignifughi resistenti al calore. E’ probabile che al di sotto del generatore sulla sua verticale a pavimento siano presenti residui più grossolani di particelle.
Fase 2. Pulizia del locale
Si deve provvedere prontamente alla pulizia del locale, senza attendere il giorno successivo. Ogni ora in più di attesa aumenta il rischio che il particolato depositato attiri umidità dell’aria diventando più difficile da pulire e trasformandolo in un elettrolita. Come prima operazione si può iniziare a spazzare via il residuo ancora secco con una normale spazzola. Dopodiché si passa ad un panno, possibilmente umido, per pulire ogni superficie. Potrebbe essere necessario risciacquare più volte per eliminare totalmente il residuo nelle zone di maggiore aggregazione. In caso di componenti elettronici inoltre si deve provvedere alla pulizia dei circuiti elettronici più esposti con speciali spray pulisci-contatti.
I generatori di aerosol scarichi possono essere ora smontati e smaltiti come un normale rifiuto.
A questo punto le normali condizioni del locale dovrebbero essere state ripristinate. Tuttavia è necessario la rimessa in servizio anche dell’impianto antincendio ed è quindi necessario l’acquisto e l’installazione di nuovi generatori ad aerosol.
Il suddetto articolo ha lo scopo di fornire informazioni di massima sui comportamenti da seguire in caso di scarica aerosol e non ha carattere mandatorio. Si invita l’utilizzatore di un impianto antincendio a seguire procedure pre-approvate qualora presenti.